La gioia nell’osservare e nel comprendere è il dono più bello della natura. Albert Einstein

Osservare i cani, passare del tempo con loro, conoscerli è sicuramente uno dei privilegi più grandi che la vita mi ha donato. Vivo con i miei cani una vita semplice, fatta di campagna, di incontri, di passeggiate insieme. Mi sento privilegiata perché ho tempo per stare con loro. Sono una gioia grande e grande è anche la responsabilità che abbiamo noi quando decidiamo di vivere con il cane. è una scelta impegnativa che non dovrebbe mai essere fatta con facilità. L’importanza di scegliere il cane giusto la valuto oggi alla luce delle mie conoscenze ed esperienze maturate in tanti anni di attività. Diversi anni fa non avrei neanche capito cosa volesse dire. Mi è sempre andata bene, ho scelto col cuore, ma oggi, fortunatamente, abbiamo qualche strumento in più per non affidarci solo al caso fortuito.

Si parla di adozioni responsabili ma, esattamente, cosa vuol dire? Sono sicura che se lo chiedessi a ognuno di voi che mi state leggendo avrei tante risposte differenti che, vi assicuro, mi piacerebbe moltissimo ascoltare, tutte (non è detto che non proverò a farlo: se vi va scrivetemi!). Se la nostra preferenza va a finire su un cane del canile, la consapevolezza della valutazione fatta dovrebbe essere ancora più “pensata”. Non sono esseri di serie B, non sono scarti. Vivono in gabbia senza colpa. Pagano, loro, la nostra leggerezza. E allora ben venga proporgli una vita alternativa alla gabbia, senza sentirci dei salvatori, casomai esploratori alla ricerca di un tesoro, che una volta trovato ci cambierà la vita. Di questo cambiamento dobbiamo essere ben consapevoli, nel bene e nel male.

I cani sono esseri viventi, non ci sono due cani uguali, ognuno è unico! Se siamo arrivati in canile per scegliere il nostro compagno canino, ci saranno motivi che con consapevolezza ci avranno portato lì, voglio pensare che sia così. Sono creature preziose. Una volta in canile, non scegliamo il cane passeggiando tra le gabbie, cerchiamo di raccontare le nostre esigenze agli operatori del canile o agli educatori cinofili che sono in canile e che conoscono quei cani. Ci aiuteranno a scegliere meglio il cane più adatto alla nostra e sua vita.
A volte, ci possono far comprendere anche che non è il momento adatto per iniziare a vivere con un cane perché, malgrado ci piaccia moltissimo, non ci sono le condizioni giuste.
Come avrete notato, ho scritto di andare in canile a scegliere il nostro cane. Ci sono canili vicini a noi, a volte non ne conosciamo neanche l’esistenza. Cerchiamoli e andiamo a conoscerli. Chissà, una volta trovato il nostro cane per la vita, potremmo anche dedicare il nostro tempo, anche poco, a quei cani che sono rimasti lì. Non possiamo certamente adottarli tutti ma sarà possibile regalare loro un gioco o una passeggiata insieme.

Non riempiamo i cani di bocconcini, non facciamoli accostare a noi con un biscotto, diamo loro il tempo di avvicinarci, lasciamogli il tempo di esprimersi col loro linguaggio, di conoscerci col loro modo. I cani hanno bisogno di annusare per conoscere e capire, di annusare noi, non lo snack. Diamogli fiducia, diamoci fiducia.

Affidiamo alla calma la nostra scelta, torniamo più volte a trovarli, una volta individuata la nostra perla rara, prima di portarla a casa con noi, facciamo in modo che si fidi e si affidi a noi con gradualità.
I cani (e anche noi) hanno bisogno di tempo.
Quel recinto, per quanto brutto possa sembrarci, è la loro casa, la loro zona di sicurezza. Portarli via in maniera brusca non sarebbe un bene. Il tempo, la calma e la decisione maturata con lentezza saranno per il cane un primo atto di rispetto nei suoi confronti. Un privilegio che apprezzerà moltissimo poiché il cane è un animale sociale che è in grado di sviluppare e far crescere relazioni. Ad abitare con noi, verrà un amico che già conosciamo un pochino e la vita sarà più facile per entrambi. In realtà di conoscerci non si finisce mai, è un lato bello delle relazioni, e questo è proprio uno degli insegnamenti del cane. Non finirà mai di sorprenderci se abbiamo voglia di ascoltarlo.

Non tutti i cani sono adatti a noi e noi non siamo quelli giusti per tutti i cani. Non metto in dubbio l’amore per la specie ma a questo amore dovrebbe seguire la conoscenza e la curiosità di sapere di più su chi condivide con noi la vita e soprattutto le nostre scelte.
Proprio così, nel bene e nel male la maggior parte dei cani si adegua alle nostre esigenze. Sono nostre le decisioni sulla dieta, sugli orari dei pasti, su quelli delle uscite, su chi può o non può incontrare. Noi decidiamo quanta libertà può avere e se la merita, e via così, l’elenco dura praticamente una giornata intera e anche quelle a seguire. E proprio questa considerazione ci dovrebbe far riflettere, e su questo vorrei mettere l’evidenziatore.
Sono moltissimi i limiti che i nostri cani hanno a causa delle nostre regole sociali, non sarebbe corretto, visto l’amore che abbiamo nei loro confronti, sapere qualcosa di più sulle sue esigenze di cane? Tutto si semplificherebbe, starebbe meglio il cane e anche noi.

Per chi fosse interessato ad approfondire, consiglio la lettura di questi libri:
“Canile 3.0” di Luca Spennacchio
“I cani senza di noi” di Jessica Pierce e Mark Bekoff
“Come (e perché) scegliere un cane” di Simone Dalla Valle
“Diari di canile” di Nicola Di Pardo
“#IOSONOACASA” di Francesco Cerquetti

Le foto sono state scattate al Canile Campo Le Capanne, a Campiglia d’Orcia, e un grazie va agli operatori per la loro disponibilità.